Notizie Radicali
  il giornale telematico di Radicali Italiani

  lunedì 27 giugno 2005
 Direttore: Gualtiero Vecellio
Neofascisti, ciellini, foglianti: bingo!

di Luigi Castaldi

Qualche pignolo dovrebbe prendersi la briga di aggiornare i testi sulla destra cattolica italiana. Il fenomeno teocon ha dato una bella scrollatina a quell’allure un po’ truce (però fino all’altrieri esibita solo indoor) dei neofascistelli di tendenza lefebvriana, dei lepantisti visionari e dalle belle occhiaie, dei Cristo-Re intravisti alle conferenze dell’Istituto Pollio e nei dintorni del Viminale. Fausto Gianfranceschi ha fatto il suo tempo, avanza ormai un tipo nuovo di destra cattolica. Cambiato lo stile – su questo ci piacerebbe leggere qualcosa scritto dal pignolo – ma pure la milizia, per un vivissimo pullulare di porziuncole: cristianiste, cristocentristiche, eppoi di marianismo vario, fatimiste, di tendenza medjugoriana, ecc. Internet è stata un’occasione eccezionale per quella destra che dal tradizionalismo di certa curia ha sempre tratto spunto per esercizi di sociologia, politica ed estetica: ponti, saldature, frattali di meditazione, un gran chattare di programmi e organigrammi. A noi che tra i fondamentali non abbiamo la pignoleria, non resta che il paradigma. Così, piluccando a caso...

“Alleanza Cattolica – recita l’homepage dell’omonimo sito web è un’associazione di laici cattolici che si propone lo studio e la diffusione della dottrina sociale della Chiesa”. All’apertura, in carattere gotico, una bella scritta rosso sangue: “Cristianità”, e affianco un’aquila che reca in petto la croce di Vandea. Il motto dell’associazione: “Per la maggior gloria di Dio, anche sociale!”. Siano scoraggiati da maliziose congetture coloro che volessero considerare Alleanza Cattolica una centrale di malaffare: “nella formazione dei membri dell’associazione hanno fondamentale importanza i mezzi spirituali, fra i quali vengono privilegiati il rosario, l’adorazione eucaristica, il pellegrinaggio e gli esercizi spirituali secondo il metodo di sant’Ignazio di Loyola”, qui non si complotta, si prega. E’ vero, un’Alleanza Cattolica fu fondata, tanto tempo fa, a Piacenza, da Agostino Sanfratello (le ultime sue tracce in Forza Nuova) e da Giovanni Cantoni (estimatore di Franco Freda ed assiduo frequentatore della sua libreria a Padova); traeva ispirazione dal pensiero dell’associazione della destra cattolica brasiliana Alleanza per la difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà, socia in affari con la cilena Patria e Libertà, normale che vi fischino le orecchie; aveva amici niente male, per dire: Piero Vassallo, autore di un cazzuto pamphlet in difesa dei nazisti processati a Norimberga; e Benedetto Tusa, l’altrieri invischiato non sappiamo quanto ingiustamente nella fama di squadrista sambabilino, e ieri avvocato difensore dell’ordinovista Giancarlo Rognoni al processo per la strage di Piazza Fontana. V’è qualche collegamento tra questa Alleanza Cattolica di www.alleanzacattolica.org con quella dal qual certo odor neofascista? Sì, parrebbe. Dal suo statuto: “Art. 1 - In continuità con un’attività ormai più che trentennale, promossa dal signor Giovanni Cantoni a partire dal 1960, è costituita l’associazione denominata Alleanza Cattolica…”. In continuità.

Costituita il 31 gennaio 1998, festività di san Giovanni Bosco, innanzi al notaio dr. Patrizio Sbardella [ohilà, buon sangue non mente!] , nei locali del Centro per un Mondo Migliore in Rocca di Papa (Roma), registrato a Palestrina il 17 febbraio 1998”, ha amici niente male pure questa cover. Per dire: c’è un vistosissimo banner dell’Associazione Scienza & Vita, che festeggia l’astensionismo del 74,1% di italiani al referendum del 12 giugno con un cubitale “Ha vinto la vita!”; poi c’è Marco Respinti, curatore della pagina culturale del Secolo d’Italia e firmatario con Antonio Socci, Luigi Amicone, Ubaldo Casotto, Gianni Baget Bozzo (splendido poker del Foglio di Giuliano Ferrara), del delizioso Manifesto dei Cristianisti, ve lo consigliamo la sera che vi cogliesse il tedio. Ma il nome più prestigioso è quello di Alfredo Mantovano, un pezzo grosso, mica una scartina; sul sito dell’associazione, in un virile Dizionario del Pensiero Forte, firma la voce “Legge 194”. Una chicca: “La revisione della legislazione italiana sull'aborto, per avere connotati di serietà, deve muoversi lungo […] direttrici interdipendenti, che ribaltino la logica di banalizzazione della vita oggi dominante […]. Si deve ripensare a misure, anche penalistiche, che dissuadano dalla pratica abortiva: non ha senso proclamare l'intangibilità della vita e ometterne la tutela sotto questo profilo, come sarebbe assurdo immaginare che l’esortazione a essere buoni sia sufficiente a proteggere l'esistenza di chi è già nato, indipendentemente dalla configurazione del delitto di omicidio”. Bingo!